La Nuova via della Seta e le spedizioni via treno
1 Settembre 2018Spedizioni Internazionali: 5 mosse per risparmiare
17 Settembre 2018La buona notizia è che il commercio globale sembra destinato a crescere. L’Ocse stima che, entro il 2050, un terzo degli scambi passeranno per i Paesi attualmente fuori dall’Ocse, il doppio rispetto alla quota attuale.
«L’industria – si legge nello studio – si concentrerà intorno agli aeroporti e ai porti, rendendoli cluster di logistica strategici e proprio lo sviluppo dei trasporti intorno a questi hub avrà un ruolo essenziale per il loro sviluppo. Le aziende presenti in queste aree diventeranno di conseguenza più forti economicamente, e contribuiranno ad espandere ulteriormente le infrastrutture».
Per via delle difficoltà economiche dei governi, questi hub saranno sempre più controllati da privati. Esempi di questa tendenza possono essere identificati nei quattro più grandi operatori mondiali – APM Terminals, SP World, HPH e PSA International – che già attualmente controllano oltre la metà dei porti e degli scali aeroportuali al mondo.
All’interno dell’Unione Europea, le stime indicano che sono attualmente necessari altri 750 miliardi di dollari per completare la rete TEN-T (Trans-European Transport Network). Il Commissario ai Trasporti dell’Unione, Violeta Bulc, ha confermato nelle scorse settimane che «i fondi pubblici attuali non sono sufficienti».
Spedizioni via Mare
Il trasporto marittimo trarrà invece benefici dall’aumento degli scambi con l’Asia, grazie al fatto che molti porti asiatici si sono dotati di nuove infrastrutture per accogliere le grandi navi. In questo quadro, come confermato il 7 novembre scorso da Marco Conforti, membro della Federation of European Port Operators and Private Terminals (Feport), i porti italiani stanno perdendo competitività perché sono troppo piccoli per queste navi. Lo stesso Conforti ha riportato una statistica della Drewry, una società di consulenza specializzata nel settore, che mostra come – nel solo mese di maggio 2017 – la taglia media delle navi sulla rotta Asia-Mediterraneo è aumentata del 10%.
Credit: We Build Value - digital maganize www.webuildvalue.com
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